Un'analisi magistrale che mette a nudo il paradosso fondamentale del nostro tempo: cittadini che godono di ricchezza privata record (sei volte il PIL) ma che rifiutano sia l'aumento delle tasse che la riduzione del welfare pubblico, creando Stati "poveri" in società "ricche".
Il concetto dei "bond vigilantes" è particolarmente illuminante - questi intermediari finanziari che gestiscono oltre il 50% del risparmio mondiale diventano di fatto i veri decisori delle politiche fiscali nazionali, più dei parlamenti democraticamente eletti. È una forma sottile ma potentissima di governance finanziaria che trascende i confini democratici tradizionali.
La citazione di Branko Milanovic sulla natura normativa dell'economia è devastante: gli economisti descrivono "il mondo come dovrebbe essere, non come realmente è". Questo spiega perché le ricette accademiche spesso falliscono quando si scontrano con la realtà politica e sociale.
Mi chiedo però: considerando che il Giappone sopravvive con un rapporto debito/PIL del 250% grazie al controllo interno del debito, non potrebbe l'Europa esplorare forme di "sovranità monetaria" più coraggiose? O siamo condannati ad aspettare una crisi che ci forzi a scegliere tra austerità e inflazione strutturale?
effettivamente il caso Giappone dovrebbe insegnarci qualcosa . ne parlero' nei prossimi post
Un'analisi magistrale che mette a nudo il paradosso fondamentale del nostro tempo: cittadini che godono di ricchezza privata record (sei volte il PIL) ma che rifiutano sia l'aumento delle tasse che la riduzione del welfare pubblico, creando Stati "poveri" in società "ricche".
Il concetto dei "bond vigilantes" è particolarmente illuminante - questi intermediari finanziari che gestiscono oltre il 50% del risparmio mondiale diventano di fatto i veri decisori delle politiche fiscali nazionali, più dei parlamenti democraticamente eletti. È una forma sottile ma potentissima di governance finanziaria che trascende i confini democratici tradizionali.
La citazione di Branko Milanovic sulla natura normativa dell'economia è devastante: gli economisti descrivono "il mondo come dovrebbe essere, non come realmente è". Questo spiega perché le ricette accademiche spesso falliscono quando si scontrano con la realtà politica e sociale.
Mi chiedo però: considerando che il Giappone sopravvive con un rapporto debito/PIL del 250% grazie al controllo interno del debito, non potrebbe l'Europa esplorare forme di "sovranità monetaria" più coraggiose? O siamo condannati ad aspettare una crisi che ci forzi a scegliere tra austerità e inflazione strutturale?
Analisi illuminante e lucidissima.